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MISION NAZARENA - VARELA 2017

Misionando.....

Jornadas de Espiritualidad de la Familia Salesiana - 2017

Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana - 2017

Queridos hermanos nazarenos,

desde la tierra de don Bosco les escribo para contarles la hermosísima experiencia vivida en las Jornadas de Espiritualidad de la Familia Salesiana junto a Graciela y María, nazarenas de María, y con un matrimonio nazareno de Turín: Corrado y Antonella.

Ha sido verdaderamente una gracia inmensa del Señor el haber podido participar de estas Jornadas en Roma, particularmente porque la Fraternidad participa por primera vez con el reconocimiento oficial como rama nueva integrante de la Familia Salesiana.

Días muy intensos de oración, conferencias, trabajo en grupos, conocimiento recíproco de otros grupos de la Familia Salesiana, experiencias compartidas, etc, pero, sobre todo, de muy fuerte comunión fraterna.

El Aguinaldo que nos convocó por parte del Rector Mayor es ciertamente providencial y muy desafiante para toda la Familia Salesiana y muy especialmente para nosotros nazarenos: “¡Somos Familia! Cada casa, escuela de Vida y de Amor”. Y esto porque institucionalmente la Fraternidad está constituída por todos los estados y situaciones de vida: matrimonios, niños, adolescentes, jóvenes, consagrados, sacerdotes, es decir la Fraternidad es una Familia, la Familia Nazarena.

Ha sido realmente admirable tantas y tantas personas de las más diversas procedencias y culturas, unidas todas en un mismo espíritu y en una misma pasión evangelizadora, especialmente por los jóvenes y los más pobres.

¡Un concierto verdaderamente de pueblos: italianos, españoles, ingleses, franceses, portugueses, uruguayos, coreanos, japoneses, africanos, argentinos, colombianos, salvadoreños, mejicanos, peruanos, bolivianos, canadienses, albaneses, eslovacos, brasileros, paraguayos, hindúes, de Bielorrusia, etc.

Había que oir hablar en las más diversas lenguas, y de alguna manera, entenderse todos. ¡Un verdadero Pentecostés!

También vivimos una instancia final de recreación o fogón, como le decimos nosotros, con cantos, con una orquesta y coro juvenil que siempre amenizó estupendamente los distintos momentos de las Jornadas, con un baile espontáneo, - hasta hicieron bailar al Rector Mayor, que también tocó la guitarra y cantó muy bien -, lo mismo que una divertida teatralización de una boda cristiana. ¡Verdadera expresión de alegría salesiana.

El Rector Mayor en el mensaje final reconoce una admirable convergencia en las experiencias y propuestas de los diversos grupos, con la atención y trabajo apostólico centrado en la familia, teniendo presente, asimismo, el próximo Sínodo del 2018 sobre los jóvenes y el discernimento vocacional.

Destaca la necesidad de tener la casa y, sobre todo el corazón, de puertas abiertas donde es esencial el acompañamiento desde la empatía con el otro, convencidos de que, aunque podamos perder todas nuestras obras, nunca perder nuestra manera de educar, desde el afecto, mediante el Sistema Preventivo de Don Bosco.

Este, afirma, es nuestro patrimonio espiritual, el don del Espíritu que traduce nuestro carisma.

Por eso, subraya, mirar el futuro con esperanza, convencidos de que lo que percibimos como crisis de la familia es un desafío a nuestra dedicación y creatividad evangelizadora.

Así, concluye, somos enviados como verdaderos misioneros salesianos para las familias del mundo.

 

Y nosotros nazarenos, llamados a ser agentes de contemplación en el mundo, viviendo la experiencia de unión con Dios en la vida y a través de la vida, queremos ser testigos de esta gracia del Espíritu, para todas las familias, viviendo en Fraternidad, como verdadera Familia Nazarena.

 

Fraternalmente en Cristo,

                                         Silvia

Cari fratelli nazareni,

vi scrivo dalla terra di don Bosco per raccontarvi la bellissima esperienza vissuta nelle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana insieme a Graciela e Maria, nazarene di Maria, e con una coppia nazarena di Torino: Corrado e Antonella.

E' stata veramente una grazia immensa del Signore l'aver potuto partecipare a queste Giornate a Roma, in modo particolare perché è la prima volta che la Fraternità partecipa con il riconoscimento ufficiale come nuovo ramo integrante della Famiglia Salesiana.

Giorni molto intensi di preghiera, conferenze, lavori in gruppo, conoscenza reciproca con gli altri gruppi della Famiglia Salesiana, esperienze condivise, ecc, ma, soprattutto, di fortissima comunione fraterna.

La Strenna del Rettor Maggiore che ci ha convocato è certamente provvidenziale e molto sfidante per tutta la Famiglia Salesiana e tanto più per noi nazareni: “Siamo Famiglia! Ogni casa, scuola di Vita e di Amore”. E questo perchè la Fraternità istituzionalmente è formata da tutti gli stati e situazioni di vita: coppie, bambini, adolescenti, consacrati, sacerdoti, cioè la Fraternità è una Famiglia, la Famiglia Nazarena.  

E' stato veramente da ammirare il fatto che ci fossero tante e tante persone delle più diverse presenze e culture, unite tutte nello stesso spirito e nella stessa passione evangelizzatrice, specialmente per i giovani e per i più poveri. Un vero concerto di popoli! italiani, spagnoli, inglesi, francesi, portoghesi, uruguaiani, coreani, giapponesi, africani, argentini, colombiani, del Salvador, messicani, peruviani, boliviani, canadesi, albanesi, slovacchi, brasiliani, paraguaiani, indiani, bielorussi, ecc.  

Bisognava sentir parlare nelle lingue più diverse e in qualche modo capirsi fra tutti. Una vera Pentecoste!

Abbiamo anche vissuto un momento finale di ricreazione o fogón, come lo chiamiamo noi, con canti, con un'orchestra e coro giovanile che sempre ha reso più piacevoli i diversi momenti delle Giornate, con un ballo spontaneo, hanno addirittura fatto ballare il Rettor Maggiore che ha anche suonato la chitarra e ha cantato molto bene, con una divertente teatralizzazione di un matrimonio cristiano. Vera espressione di gioia salesiana.

Il Rettor Maggiore nel messaggio finale riconosce un'ammirabile convergenza nelle esperienze proposte dai diversi gruppi, con l'attenzione e il lavoro apostolico incentrato sulla famiglia, tenendo presente il prossimo Sinodo del 2018 sui giovani e sul discernimento vocazionale. Sottolinea la necessità di avere la casa e , soprattutto il cuore, con le porte aperte, dove è essenziale l'accompagnamento a partire dall'empatia con l'altro, convinti del fatto che, anche se perdessimo le nostre opere, non bisogna mai perdere il nostro modo di educare, a partire dall'affetto mediante il Sistema Preventivo di Don Bosco.

Questo, afferma, è il nostro patrimonio spirituale, il dono dello Spirito che traduce il nostro carisma.

Per questo, sottolinea, guardare al futuro con speranza, convinti che ciò che percepiamo come crisi della famiglia è una sfida per la nostra dedicazione e creatività evangelizzatrice.

Così, conclude, siamo inviati come veri missionari salesiani per le famiglie del mondo.

E noi nazareni, chiamati a essere agenti di contemplazione nel mondo, vivendo l'esperienza di unione con Dio nella vita e attraverso la vita, vogliamo essere testimoni di questa grazia dello Spirito, per tutte le famiglie, vivendo in Fraternità, come vera Famiglia Nazarena.

 

Fraternamente in Cristo,

                                               Silvia

QUE LA ALEGRIA DEL NACIMIENTO DE JESUS, NUESTRO REDENTOR, RENUEVE LA ESPERANZA QUE ANIMA NUESTRO TESTIMONIO NAZARENO!

Che la gioia della nascita di Gesù, nostro Redentore, rinnovi la speranza che anima

la nostra testimonianza nazarena!

Kéž radost z narození Ježíše, našeho Vykupitele, obnoví naději, která oživuje naše nazarénské svědectví!

 

 

Silvia Ourthe-Cabalé

Moderatrice della Fraternità

1. ISAIA: é il profeta del Messia che viene. Ci invita a "camminare alla luce del Signore" (Is2,5). I nazareni hanno sempre presente lo STILE DI VITA come forma concreta di vivere nel quotidiano l'unione con Dio. Sottolineo qui l'interiorità naturale. Ci starebbe bene una letturina alla pagina 87 del libro della fraternità. Mi domando se "Cristo, lumen gentium, luce delle genti (cfr Vaticano II, Costituzione sulla Chiesa, 1) davvero "stabilisce la sua dimora e vive in me e con me, mi apre al suo proprio Mistero...mi tratta come amico, come figlio...Lui è sempre alla mia porta. Bussa. Vuole entrare. Quando gli apro, entra nella mia casa e cena con me ed io con Lui. Nella frazione del pane, nella comunione pasquale, mi fa gustare le profondità di Dio". Non ci sono telescopi e microscopi che possano darmi l'infinita profondità e bellezza della VERITÁ che è il Cristo, il Messia che viene sempre. La luce di Gesù non abbaglia. Attira e mi seduce. Ci starebbe bene una lectio divina su Galati, 1, 3-10!, per sfociare nell'INTERIORITÁ NATURALE e mi lascio "possedere docilmente dalla presenza vera, reale e personale di Gesù Risorto che proprio adesso, qui, in questo istante, vive ed agisce in me, attraverso tutte le mie azioni, gli impulsi di vita, i battiti del mio cuore, nella misura in cui ciò che sto facendo, pensando e vivendo, corrisponde a ciò che Dio vuole da me".

2.  IL BATTISTA: è sempre attuale il suo grido: "Convertitevi perché il Regno dei cieli è prossimo. Preparate le strade del Signore..." (Mt 3, 1-12). Il nazareno intensifica nell'Avvento lo sforzo personale di conversione per abbattere le colline dell'orgoglio e di tutti i sette vizi capitali, le cui radici non muoiono mai del tutto. D'altra parte, positivamente riempie le valli del proprio essere discepolo di Gesù con quella CARITÁ PASTORALE che rende contagioso il nostro amore per Dio tradotto in amore ai fratelli. "Per noi nazareni il da mihi animas di Don Bosco  è la migliore inculturazione di questo amore di Cristo. Sulla scia del Santo di Valdocco e guardando al Buon Pastore, il nazareno è paziente, servizievole, non è invidioso, non si vanta, non si inorgoglisce, è generoso, non cerca il proprio interesse, non si irrita, non prende in considerazione il male, non si rallegra dell'ingiustizia, si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta" (Cfr. 1Cor 13,7).

3.  LA NAZARENA: vorrei lasciare qui la parola alla nazarene mamme perché ci potessero trasmettere in qualche modo ciò che loro hanno sperimentato e sperimentano quando nel loro seno si forma una nuova vita e si gestisce un figlio. Solo voi, care mamme, avete il privilegio di avvicinarvi all'esperienza unica di Maria di Nazaret che aspetta quel Figlio che le è stato dato dallo Spirito Santo. Con quanta tenerezza e vigile attesa Maria contemplava in sé stessa il farsi uomo del Figlio di Dio. Allo stesso tempo, penso che ci aiuta a fare nostro quello SPIRITO DI ADORAZIONE che è un altro aspetto del nostro stile di vita nazareno. "Vergine Madre, figlia del tuo Figlio"...Con lo stupore di chi contempla la realtà viva del Mistero in cui siamo immersi, "noi nazareni  cerchiamo di creare costantemente nei nostri cuori l'atteggiamento filiale mediante il quale, in ogni istante, possiamo dirigerci a Dio con le azioni trasformate in gemiti ineffabili, che ci fanno esclamare: "Abbá, Padre". Non le nostre labbra - magari anche - ma la nostra persona con tutte le sue dimensioni, mentre siamo in attività, adora il Padre in spirito e verità".

Come non fare nostro il cantico della Nazarena, che proclama costantemente il MAGNIFICAT in spirito di adorazione e di lode che noi vogliamo fare nostro nel perenne avvento della costante scalata dell'Everest più alto, L'UNIONE CON DIO. Maria ci precede sempre come la nostra AUSILIATRICE alla cui scuola diventiamo sempre più CONTEMPLATIVI IN AZIONE!

Con i migliori auguri di un vicino SANTO NATALE.

 

Mons.Nicolás

Come vive un buon nazareno l'Avvento?
Come un buon cristiano!

Evidentemente dalla prospettiva del carisma nazareno che mi fa vivere da buon cristiano.

 

Sottolineerei tre aspetti che ci sono dati dai tre personaggi biblici che dominano questo tempo d'Avvento: Isaia, il Battista, la Nazarena.

NazarenosUY2016

OLIMPIADAS NAZARENAS - OLIMPIADI NAZARENE 2016

RETIRO DE CONSAGRADAS - RITIRO CONSACRATE agosto2016

Eterna es Su Misericordia!

Què hermoso haber hecho experiencia del Amor de Dios Padre traducido en fraternidad como Nazarenas de Maria.

Vivimos nuestro retiro anual en Courmayeur - Val d'Aosta - donde se encuentra la octava maravilla del mundo: el Monte Bianco. Contamos con la presencia, animaciòn y afecto paternal de nuestro fundador.

Contemplando la majestuosidad de la catena montañosa alpina, los bosques, la pureza de las aguas del rio Dora y toda la belleza de esa regiòn nos sentiamos invitados al igual que el salmista a alabar al Señor. No podiamos no sorprendernos, no podiamos no fijar nuesta mirada y nuestro corazòn en la cima màs alta de todas las cordilleras.

La grandeza de Dios nos revela la grandeza de la vocaciòn de todo ser humano: la santidad. Y este llamado a la santidad para cada una de nosotras lo hemos experimentado con dulzura y fuerza, ternura y exigencia, susurrado al oido en la intimidad de estos dias por el mas Bello de los hombres.

Nazaret nos espera; nos espera esa cotidianidad donde junto a la Nazarena deseamos ser sacramento de contemplacion para todos nuestros hermanos.

Ana B. NM 

Eterna è la Sua Misericordia!

Che bello aver fatto esperienza dell'Amore di Dio Padre tradotto in fraternità come Nazarene di Maria. 

Abbiamo vissuto il nostro ritiro annuale a Courmayeur - Val d'Aosta - dove si trova l'ottava meraviglia del mondo: il Monte Bianco. Abbiamo contato sulla presenza, l'animazione e l'affetto paterno del nostro fondatore. 

Contemplando la maestuosità della catena montuosa alpina, i boschi, la purezza delle acque del fiume Dora e tutta la bellezza di questa regione ci siamo sentiti invitati come il salmista a lodare il Signore. Non potevamo non sorprenderci, non potevamo non fissare il nostro sguardo e il nostro cuore nella cima più alta di tutte le cordigliere. 

La grandezza di Dio ci rivela la grandezza della vocazione di ogniessere umano: la santità. E questa chiamata alla santità per ciascuno di noi l'abbiamo sperimentata con dolcezza e forza, tenerezza e esigenza, sussurrata all'orecchio nell'intimità di questi giorni dal più Bello dei figli dell'uomo. 

Nazaret ci aspetta; ci aspetta questa quotidianità dove insieme alla Nazarena desideriamo essere sacramento di contemplazione per tutti i nostri fratelli. 

Ana B. NM

 

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